Il Consiglio dei ministri italiano a inizio giugno ha dato la sua approvazione al disegno di legge sul Made in Italy, spiegando in una nota ufficiale che questo provvedimento “prevede una serie di misure e iniziative volte a incentivare il sistema imprenditoriale di eccellenza italiana con l’obiettivo di dotare il nostro Made in Italy di nuove risorse, nuove competenze e nuove tutele”.
L’intervento è mirato a tutelare l’industria italiana del tessile, dell’abbigliamento e della moda: una delle principali filiere del Paese a livello di impatto economico, numero di persone impiegate ma anche di contributo a diffondere il valore dell’origine italiana nel mondo. Tra gli obiettivi si possono trovare lo stimolo alla crescita del settore e aiuti in termini di approvvigionamento delle materie prime fondamentali. Ma anche temi quali la formazione, l’incentivo all’imprenditorialità femminile e all’auto-imprenditorialità, la digitalizzazione e la tutela ambientale trovano spazio all’interno di questa nuova legge-quadro.
Non da ultimo, la legge prevede l’introduzione di maggiori tutele in ambito di lotta alla contraffazione, con la promozione della proprietà intellettuale dei prodotti, un contrassegno ufficiale per i prodotti di origine italiana e un rinnovato sistema sanzionatorio.