Sempre più di frequente, il settore del fashion è interessato dalla nascita di progetti che pongono al centro il valore della sostenibilità. Con piccoli contributi, progetti pilota o vere e proprie strategie ambientali, alcuni dei principali gruppi del mondo della moda stanno implementando anno dopo anno soluzioni innovative per ridurre ogni forma di spreco e tutelare l’ambiente globale.

Economia circolare e riutilizzo di capi di abbigliamento sono alla base dei neonati progetti di brand quali H&M e Zalando. Dopo aver iniziato a sperimentare l’affitto di capi sin dal 2019 nel suo store di Stoccolma, H&M spinge ora su un servizio di noleggio di completi per l’uomo, dove il servizio è persino gratuito se la riconsegna del completo avviene entro le ventiquattro ore successive al ritiro. Attivo dal presente mese di aprile nel Regno Unito e in rampa di lancio (dal 13 maggio prossimo) negli Stati Uniti, il progetto punta sulla necessità riscontrata nel mercato maschile di poter disporre rapidamente di completi per fronteggiare colloqui di lavoro.

In ambito di economia circolare, il mercato italiano ha visto di recente l’entrata in gioco di Second Hand, progetto di Zalando che invita gli utenti a rivendere i loro vestiti usati, in cambio di crediti da utilizzare per acquisti futuri sul noto portale di abbigliamento. Ma ricevere un buono è soltanto una delle opzioni: in alternativa, il progetto prevede che l’utente possa decidere di rinunciare al credito, optando per una donazione a favore dei partner selezionati, Croce Rossa e WeForest.

Fonte: pambianconews.com